È Dino Ballerini, 43 anni imprenditore immobiliare di Signa, il nuovo capogruppo del Pd in Consiglio Comunale della Città della Paglia. Una nuova sfida arrivata dopo gli ultimi cinque anni trascorsi in Consiglio Comunale in qualità di vicecapogruppo e dopo il bel successo elettorale riscorso alle ultime elezioni comunali quando è risultato l’esponente Dem piu votato. 

Come intende rivestire questo ruolo?

«Tengo a ringraziare il gruppo che mi ha scelto per un così arduo, centrale ed emozionante ruolo. Che però non si tradurrà in un one man show. Ho intenzione di far intervenire tutti, perché il lavoro in Consiglio Comunale dev’essere vissuto come un’esperienza di crescita e non semplicemente come una riserva di braccia da alzare per approvare gli atti portati dall’amministrazione. Ci sarà una suddivisione del lavoro, all’interno del gruppo, e tutti mi sembrano molto motivati. Per la sua esperienze e per i legami che ha con il tessuto sociale di Signa, Chiara Giorgetti sarà centrale nel lavoro del gruppo. Elisa Binella, vice capogruppo, sarà per me un altro punto di riferimento.

Viola Valguarnera mi ha preceduto in questo ruolo nella passata legislatura, durante la quale sono stato il suo vice: spero di essere in grado di svolgere questo compito almeno un decimo di quanto lo è stata lei».

Che capogruppo sarà, nei confronti delle altre forze politiche in consiglio?

«Ai gruppi di opposizione/minoranza prometto confronto e ascolto, non aprioristica chiusura. Naturalmente il dialogo ci deve essere da entrambe le parti e, per questo, mi rendo disponibile a collaborare nelle forme utili per disinnescare punti di possibile scontro in consiglio comunale. Nel rispetto dei ruoli di ciascuno, credo sia giusto mantenere un atteggiamento costruttivo affinché tutti portino il contributo migliore in aula».

E nei confronti dell’Amministrazione?

«Il gruppo del Partito Democratico è ovviamente di sostegno al sindaco e alla giunta ma con un atteggiamento proattivo, propositivo: saremo uno stimolo per gli aspetti che riteniamo vitali per la città».

Ce ne dica uno…

«La mobilità. A Signa la circolazione veicolare non funziona e questa amministrazione è l’unica che possa garantire reale volontà di intervento sui due punti focali che caratterizzano il nostro progetto di Signa. Uno è il nuovo ponte sull’Arno, per liberare l’abitato di Signa e Lastra dal traffico pesante diretto verso Prato. Visto che questo non basterebbe a risolvere i problemi, dobbiamo completare il progetto della circonvallazione del paese. L’unico modo per far rinascere davvero l’arteria principale del paese è rendere via Roma- via dei Colli a senso unico. Questo ci permetterà di recuperare spazi e vivibilità fondamentali per il commercio e la qualità della vita dei residenti».

Cosa ne pensa della nota stampa dei Progressisti che hanno annunciato di abbandonare la coalizione di centrosinistra dopo la loro mancata presenza in Giunta? 

«Mi dispiace che i progressisti siano usciti dalla coalizione e che abbiano mal digerito la composizione della giunta di Giampiero Fossi. Mi permetto di dissentire, educatamente, quando dicono che in consiglio e in giunta non ci sarà nessuna forza politica di sinistra riconosciuta. Il Partito Democratico è un partito di centro-sinistra e quindi la sinistra e il centro sinistra sono ampiamente rappresentati nell’amministrazione. A livello europeo il Partito Democratico è tornato a essere il primo partito a Signa e, a livello comunale, ha doppiato il secondo che è Fratelli di Signa. Credo che l’anima di sinistra di Signa sia in ottime mani con il gruppo consiliare del Pd. Se si tratta di un qualcosa di sinistra, il nostro gruppo è sempre pronto a recepire e portare in Consiglio Comunale gli spunti proposti dalle forze politiche rimaste fuori in questa tornata elettorale».

Nello scorso Consiglio comunale è trapelata la sua emozione quando ha aperto la seduta in qualità di consigliere comunale anziano…

«È vero. In virtù del mio ruolo di consigliere anziano, ho presieduto il primo consiglio comunale fino all’elezione del nuovo presidente. Ho provato una grande gioia nel passare la campanella a Alberto Cristianini. Alberto è un uomo che stimo; negli anni ha dimostrato di avere una grande intelligenza politica che, unita a uno fortissimo spirito di servizio per il bene della comunità, lo rende una figura preziosa per l’amministrazione di Signa».

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