Una passione per i motori che si tramanda di padre in figlio.

Un’attività che punta con coraggio alle nuove sfide del presente contagiando le giovani generazioni della famiglia. Max Milli oramai lo conosciamo bene.

Il pilota di lungo corso vive a Ginestra Fiorentina a Lastra a Signa,  ed anche se il calendario segna i 53 anni lui continua imperterrito a correre, sfruttando il proprio talento.

Tanti sono gli anni nei quali ha corso per mezza Europa (ed in tutta Italia): motocross, kart, pista, rally, insomma il motorsport a tutto tondo. Una carriera eccezionale, niente affatto conclusa, che ora sarà celebrata e ripercorsa grazie al docufilm realizzato con la regia di Viola Mura ed alla sua “Mirum Studio”.

«Sono ancora incredulo – ha detto Milli al nostro Giornale – oramai un anno fa Viola mi ha contattato proponendomi di registrare un vero e proprio documentario sulla mia storia. La regista lastrigiana mi conosceva già da tempo, visto che suo padre era stato a lungo tra i miei sponsor principali, ma non credevo che il mio percorso sportivo potesse davvero finire sotto le telecamere».

Ed invece così è stato e sabato 6 maggio, alle 18, al teatro delle Arti di Lastra a Signa, si terrà l’anteprima assoluta del docufilm “The change”.  Quella di Milli è una passione vera, nata tutta in famiglia.  

«Già da piccolo – ha raccontato - andavo a vedere all'autodromo le gare automobilistiche in Mugello insieme a mio padre. Poi, però, non proprio giovanissimo, ho iniziato a correre nel motocross all'età di 14 anni e da allora non ho più smesso, nonostante un brutto incidente stradale che mi ha visto all'età di 17 anni, finire in coma e rimanere paralizzato per un anno. Solo dal 2004 sono poi passato a correre con le auto e tutt'ora, grazie a tanti amici e agli sponsor, riesco con successo a coltivare la mia passione partecipando alle competizioni nazionali».

Max Milli nella vita è un imprenditore che gestisce un’attività di movimento terra ma nonostante i tanti impegni lavorativi, a bordo del proprio camper e molto spesso in compagnia dei figli, Gabriel e Manuel, raggiunge tutte le mete del campionato. «Per correre – ha spiegato ancora– non basta la licenza, il motore non ragiona, ma il pilota sì, serve dunque un gran talento, allenamento e tanta esperienza, per questo devo ringraziare la Proteam, la Gima sport per avermi dato una favolosa Clio R3,  gli sponsor, i tanti amici e un gruppo di veri e propri fans che seguono ogni gara non facendomi mai mancare il loro entusiasmo».

Nelle scorse settimane il pilota lastrigiano è già tornato in pista salendo a bordo, dopo molti anni sulla Seat Leon tc3, su una vera e propria auto da Formula Uno,  la vettura “Sport Prototipo” con le ruote coperte ed uno peso superiore ai 600 kg.  Ma Milli sta anche strizzando gli occhi, sempre di più, all’intraprendente voglia di correre dei suoi due figli, Gabriel, detto “Il Biondo”, di 12 anni e Manuel, detto “Trippino”, di 8 anni che nelle prossime settimane debutteranno nel campionato 65 Motocross.  

«La prima gara – ha spiegato il pilota lastrigiano – doveva tenersi domenica scorsa ma è stata annullata per maltempo. Si terrà, dunque, il 21 maggio a Santa Rita ed il cuore batte già a mille in tutta la nostra famiglia».

«Già da tempo  - ha poi reso noto la regista – collaboro con Mediaset ed il canale Focus  e proprio da loro è nata la volontà di dare spazio ad un campione sportivo che corresse in auto. Per questo ho subito pensato a Max Milli, la cui storia di successo porta con sé tanti aspetti umani che ci ricordano come non sia mai possibile raggiungere nessun obbiettivo senza una grande forza d’animo ed un’innata passione.

Per realizzare la pellicola abbiamo impiegato circa un anno di lavoro, abbiamo seguito Max direttamente sul campo, anzi in pista, durante le varie gare e poi siamo andati a ricercare materiale più datato per raccontare tutti i sogni nei quali ha sempre creduto. La difficoltà maggiore, probabilmente, – ha proseguito – è stata riuscire a trasmettere come ogni gara rappresenti un vero e proprio gioco di squadra e quanto sia fondamentale il team di ogni pilota».

Il documentario, della durata di 70 minuiti, sarà presentato in anteprima assoluta anche per Milli e la sua famiglia che ancora non hanno visto il lavoro terminato.

«Sarà una vera e propria sorpresa per tutti noi – ha commentato il pilota – e spero che poi, dopo l’estate, possa essere trasmesso in televisione su Focus o altri canali tematici».In tutti questi anni i sacrifici sono stati moltissimi: il lavoro, la famiglia, l’allenamento, la ricerca degli sponsor ma Milli non ha mai mollato. Per lui correre in pista è come l’aria.

«Nel docufilm – ha concluso la regista – abbiamo raccontato l’uomo che c’è dietro lo sportivo, abbiamo dedicato spazio alle sue paure ed alle tante insicurezze ma anche alla sua fortissima determinazione. Abbiamo cercato di mettere in evidenza i suoi valori, quelli della lealtà, l’umiltà ed il coraggio, ma anche il divertimento ed il piacere di allenarsi. E poi il suo istinto, il temperamento ed il suo cuore: Max è per questo sempre un vincente anche se non sempre un vincitore».

Il documentario farà rivivere le emozioni di quegli indimenticabili momenti attraverso il racconto dei protagonisti. Una pellicola che sarà capace di raccontare vittorie (o sconfitte) realmente accadute, dando spazio ai sogni inseguiti a 250 km orari e realizzati grazie ad una forte dose di tenacia, tanto impegno ed un bel gioco di squadra che ha reso tutto semplicemente meraviglioso.   

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