Avevamo parlato di lei nel dicembre 2023 e nel giro di un anno la giovane Camilla Viveros è riuscita a far crescere ulteriormente il progetto di "Un'amica a New York" di Sara Maranzana con il quale Camilla collabora..

Tutto è partito quando Sara ha creato la pagina Instagram di "Un'amica a New York" attraverso la quale danno consigli a coloro che vogliono visitare la città e scoprire luoghi insoliti e vivere esperienze che  che escono dai soliti circuiti.

Prima di riproporre l'intervista pubblicata sul nostro Giornale nel dicembre scorso  riportiamo le novità che Camilla stessa ci ha raccontato di persona, infatti è tornata in Italia per due settimane e ha colto l'occasione per venire a trovarci in redazione.

«Io e Sara - ha detto Camilla - abbiamo sviluppato ulteriormente la nostra attività. Abbiamo una nuova guida e a dicembre dall'Italia partirà il primo gruppo per vedere l'accensione delle luci di Natale al Rockefeller center di New York. Siamo molto contente perché in poco tempo abbiamo 120mila follower e riusciamo a proporre sempre idee diverse per attirare l'attenzione di coloro che ci seguono.

Fra le proposte che stanno riscuotendo successo anche “Il  giornale del mese" dove inserisco molti della appuntamenti che la Grande Mela propone ogni mese. Con noi abbiamo Lorenzo,  videomaker che realizza i nostri video. E' un lavoro che ci dà tante soddisfazioni perché ci offre la possibilità di conoscere tante persone e ci fa sentire utili».

Nel frattempo Camilla si è iscritta all'università che frequenta con passione e che riesce a conciliare con il suo lavoro. «Amo vivere a New York - ha concluso-  e spero di viverci anche in futuro».

Ha 28 anni, le idee molto chiare e intraprendenza da vendere. E’ questo, in sintesi, il profilo di Camilla Viveros, campigiana ma che da due anni abita in pianta stabile nel quartiere di Manhattan a New York dove lavora con Sara Maranzana, originaria di Alessandria. Camilla e Sara insieme sono una forza come dimostra il successo che stanno riscuotendo con la loro attività e cioè quella di “essere amiche a New York”. Proprio così, con la loro pagina social “Un’amica a New York” danno consigli a chi vuol visitare la Grande Mela per usufruire al meglio delle tante offerte che ci sono, senza perdere tempo e soprattutto con la possibilità di potersi appoggiare a qualcuno che conosce una realtà così complessa.

Camilla tu sei nata e cresciuta a Campi Bisenzio. Parlaci di quel periodo...

«Sono nata nel 1996 e sono cresciuta a Campi Bisenzio, da mamma Italiana e papà Cileno, mi sono diplomata al Liceo Artistico L.B. Alberti a Firenze in arti figurative. Dopo il Liceo avevo già le idee chiare su cosa avrei voluto fare una volta finita la scuola: sarei voluta diventare una pasticcera, così mi sono iscritta a un corso in Enogastronomia e Ospitalità a Lucca e proprio grazie a quella scuola la mia carriera come pasticcera ha preso il volo.
Amo la musica, ho studiato pianoforte e canto alla Blue Note di Campi Bisenzio, ho ottimi ricordi di quel periodo, abbiamo spesso fatto esibizioni live in piazza e per un periodo ci siamo esibiti in acustico con la mia band al centro commerciale I Gigli. Sempre grazie alla musica nell'inverno del 2016 ho preso parte ad un programma radio serale di Radio Geronimo, dove cantavo canzoni famose cambiando i testi in base all'ospite della serata».

Quando e perché hai deciso di trasferirti negli Stati Uniti?

«Gli Stati Uniti mi hanno sempre incuriosita. Ormai sono in America da due anni e, fino ad oggi, non sono mai tornata a Campi, conto di farlo a breve, sarà sicuramente strano rivedere casa dopo tutto questo tempo.
Questo paese di cui si sente spessissimo parlare e che è location di tantissimi film e serie TV ha sempre attirato la mia attenzione. Quando feci il mio primo viaggio a New York con la mia famiglia quasi dieci anni fa, mi innamorai follemente di questa città. Avevo il desiderio di fare un'esperienza all'estero, e l'America era nella mia top 5 dei posti dove avrei voluto trasferirmi. Purtroppo, ottenere un visto lavorativo per trasferirsi negli Stati Uniti è estremamente difficile. Conoscevo da anni la possibilità di partecipare a un programma di scambio culturale e lavorare come babysitter per una famiglia americana, ma ho sempre accantonato l'idea perché la mia carriera da pasticcera stava andando molto bene, e non volevo mollare tutto. Il momento di svolta per me è stata la pandemia quando, inevitabilmente, la mia carriera lavorativa si è interrotta. Questo ha fatto scattare un pensiero in me: "Se ho sprecato due anni a causa del covid, cosa potrà mai succedere se passo un altro anno a fare una nuova esperienza?" Così ho mandato l'applicazione per diventare Au Pair, e a febbraio del 2022 mi sono trasferita a New York».

Come ti trovi a New York? Quali sono le cose che ti piacciono di più rispetto al nostro Paese?

«A New York mi sono trovata benissimo da subito. Vivo a Manhattan, e per me questo luogo è un po' come una piccola isola felice. Potrei fare una lunga lista di ciò che amo di New York, ma le cose che più apprezzo sono la positività e l'intraprendenza delle persone che la abitano. Si respira un'aria di possibilità. Se racconti a qualcuno dei tuoi sogni, ambizioni o di un progetto che vuoi iniziare, ti risponderanno: "Vai, fallo! Ce la puoi fare!" E se potranno aiutarti in qualche modo, saranno felici di farlo. Un altro aspetto che apprezzo di questa città è la frenesia. Qui ti senti ancora più motivato a lavorare sodo. Tutti sono indaffarati, e l'energia della città è indubbiamente contagiosa. Il terzo aspetto che amo di questa città è la diversità. Ci sono persone da tutte le nazioni, ristoranti di qualsiasi cultura culinaria, attività di qualsiasi tipo, arte e performance tutti i giorni».

Com’è nata questa tua attività? Era quello che volevi fare?

«Partendo per New York, sapevo che non volevo solo essere una Au Pair, ma volevo sfruttare al meglio il mio tempo qua. Non avevo la minima idea di quello che volevo fare. Ero alla ricerca di nuovi stimoli e ho capito presto che davanti a me potevano aprirsi nuove strade. Ho passato i primi mesi a esplorare, e poi ho deciso di iniziare l'università. Mi sono quindi iscritta a un'università telematica italiana per studiare economia. La mia fame di conoscenza non si è fermata qui. La scorsa estate ho deciso di seguire un corso di Social Media Management, iscritta principalmente per curiosità. Volevo capire cosa c'era dietro a tutti quegli influencer che pubblicizzano guadagni facili e lifestyle pazzeschi grazie ai social. Finito il corso, ero in cerca del mio primo cliente, e per caso ho incontrato Sara. L'ho conosciuta sui social. Sara è una ragazza italiana molto intraprendente che racconta la sua vita a New York sui social. Abbiamo molto in comune, anche lei pasticciera di professione, da quando ha iniziato a lavorare non si è mai fermata, entrambe amiamo viaggiare ed esplorare nuovi luoghi, e ovviamente condividiamo la passione per New York. Ho scoperto che lavorava vicino casa mia, e allora sono andata a presentarmi di persona. Sara mi ha raccontato del progetto di un’amica a New York e io ci ho visto da subito molto potenziale. L’idea è quella di essere un punto di riferimento per i turisti che vengono a visitare la città, siamo la tua amica a New York che può consigliarti e aiutare a orientarti in questa giungla. Rispondiamo a tutti, condividiamo curiosità e consigli sui social e poi ovviamente vendiamo i nostri itinerari da 5, 8, e 12 giorni».

In cosa consiste esattamente il tuo lavoro?

«Il bello di questo lavoro è che è molto vario e creativo, il mio compito primario è quello di creare una strategia per la crescita dei profili social che seguo, ogni creator ha bisogno di creare contenuti appropriati per il messaggio che vuole condividere e il pubblico al quale vuole mirare. Nel progetto con Sara sono ormai coinvolta al 100% e ho diversi compiti, oltre alla strategia mi occupo di ricercare, tradurre e riscrivere informazioni sulla città che condividiamo nei nostri post e itinerari, riguardo questi ultimi sono in continua evoluzione così che possano essere sempre aggiornati. Oltre a raccogliere le informazioni mi dedico al loro design perché non siano solo interessanti e utili ma che abbiano un tocco estetico moderno.
Io e Sara ci incontriamo due volte a settimana, prima per decidere gli argomenti dei nostri post e organizzare il lavoro da fare, poi la domenica andiamo in esplorazione, proviamo ristoranti, rooftop, giriamo per le strade di New York, cerchiamo di documentare ogni aspetto della città. È tutto molto divertente e sono molto contenta di questa forte intesa che c’è tra me e Sara».

Quali sono i canali attraverso i quali venite contattate? Social o altro?

«Comunichiamo e veniamo contattate puramente tramite i social media e abbiamo anche un sito web. I social media al giorno d'oggi sono sicuramente uno degli strumenti più potenti per promuoversi e farsi conoscere a costo zero».

Pensi di tornare in Italia? Potresti fare lo stesso lavoro anche qua?

«Questo è un lavoro che potrei fare ovunque. La pagina che seguo con Sara è dedicata a New York, ma con la mia migliore amica @lakate____ che vive a Campi abbiamo avviato un profilo TikTok che ha raggiunto i 40 mila followers in pochi mesi. Lei vive e lavora a Campi, e con la sua personalità coinvolgente racconta simpatici aneddoti che le succedono sul posto di lavoro. Non ho ancora in progetto di tornare in Italia perché da gennaio proseguirò i miei studi universitari al Baruch College di Manhattan. È stato un processo lungo e difficile quello per poter entrare in un'università americana, ma ne vado molto fiera visto che sono riuscita ad aggiudicarmi un posto in uno dei college pubblici più competitivi dello stato».

Come e dove vedi il tuo futuro?

« Non nego che tra me e New York si sia creato un legame speciale. Ho imparato però in questi due anni trascorsi in questa metropoli che non bisogna farsi troppe domande sul futuro, ancor di più in una città come New York, dove ogni giorno potresti inciampare in un'opportunità che ti cambia la vita».

  • condividi
Prato, Lastra e Vaiano ok: fanalino di coda le stazioni di Calenzano e San Donnino

Prato, Lastra e Vaiano ok: fanalino di coda le stazioni di Calenzano e San Donnino

Il viaggio su rotaia continua ad affascinare intere generazioni in tutta Italia. L ’automobile va, l’aereo vola, invece il treno avanza con la sua potenza rassicurante o il nostalgico progredire fischiando della vecchia locomotiva a vapore tra l [...]

Piccole menti crescono: è di Calenzano il campione regionale dei Giochi matematici

Piccole menti crescono: è di Calenzano il campione regionale dei Giochi matematici

È il calenzanese Niccolò Pedrini il campione regionale per la categoria P4 (primaria quarta elementare) dei Giochi matematici del Mediterraneo la cui finale toscana, sia per le primarie che per le medie, si è tenuta a marzo. L’evento, organizzato e [...]

Gloria Nuti: «A Londra aiuto le mamme, con me i neonati non piangono»

Gloria Nuti: «A Londra aiuto le mamme, con me i neonati non piangono»

Intelligente, estrosa, fuori dagli schemi ma soprattutto con lei bambini non piangono. È questo, in sintesi, il ritratto della cantautrice di origine pratese Gloria Nuti, classe 1957. Coautrice de “Il mare calmo della sera” con cui ha vinto il Festi [...]

“Un’amica a New York” che ha cambiato la vita alla campigiana Camilla

“Un’amica a New York” che ha cambiato la vita alla campigiana Camilla

Avevamo parlato di lei nel dicembre 2023 e nel giro di un anno la giovane Camilla Viveros è riuscita a far crescere ulteriormente il progetto di "Un'amica a New York" di Sara Maranzana con il quale Camilla collabora.. Tutto è partito quando Sara ha cre [...]